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Presa salda, imballaggio efficiente
Il fine linea è un punto cruciale per la massimizzazione del risultato economico dell'impianto molitorio in quanto, se studiato correttamente prevedendo le migliori soluzioni possibili e tenendo ovviamente conto dei valori economici in gioco, può aiutare in modo considerevole l'elevata produttività e diminuzione dei costi di gestione.
Tra le oltre 1600 applicazioni realizzate dall’azienda dalle sue origini ad oggi, una delle più recenti è un sistema di fine linea per la palletizzazione e l’avvolgimento con film estensibile, destinato a un impianto di produzione di farine situato in Honduras.
L’applicazione in oggetto è destinata all’industria molitoria e consiste in un’isola di lavoro con 3 robot YASKAWA Motoman MPL160, ciascuno asservito da una linea di confezionamento destinata a raggruppare in fardelli i 25 sacchetti di farina da 1 libbra l’uno. Ciascun robot preleva da un nastro a rulli i fardelli prodotti dalla sua linea e li impila su un pallet precedentemente posizionato nella postazione di carico da un alimentatore automatico, alternando gli strati con delle falde interstrato per garantire la stabilità dei bancali pieni realizzati. La geometria e il numero di strati di ciascun pallet può essere definito in base alle specifiche esigenze di commessa.
La Sfida
All’interno di ogni fardello i sacchetti sono ordinati in 2 file da 12, più un pacchetto trasversale. Una delle maggiori difficoltà nell’attività di pallettizzazione è legata alla facile deformazione di questi fardelli. Il contenuto farinaceo, sottile e caldo, unito all’uso di sacchetti morbidi e di piccole dimensioni non fissati tra loro rendeva infatti la manipolazione automatica di questi fardelli estremamente complessa, tanto che finora l’attività è sempre stata svolta in modo manuale da operatori che, oltre a spostare i fardelli, ne riordinavano il contenuto interno.
La soluzione
Per risolvere il problema Ocrim ha sviluppato una soluzione innovativa ed estremamente efficace, sfruttando al meglio anche le peculiarità dell’involucro del fardello, che presenta dei microfori sul lato superiore. Ha dunque scelto di dotare i robot di un sistema di presa con depressione a vuoto anziché con un tradizionale sistema a pinze meccaniche. In questo modo, il vuoto permette di agganciare saldamente l’involucro esterno, mantenere integri e compatti i sacchetti all’interno, garantire il posizionamento di precisione mentre il fardello viene impilato sul pallet.
Risultati
La scelta di affidarsi a robot Yaskawa rappresenta il consolidamento di una partnership iniziata nel 2017 e che ha già visto l’impiego da parte di questa divisione di Ocrim di numerosi robot Motoman, collaborazione ormai ben rodata tra le due aziende. “In Yaskawa abbiamo trovato un partner in grado di fornirci il giusto mix di disponibilità e competenza, sempre pronto a supportarci a livello tecnico nelle attività di sviluppo” spiega Roberto Cagna, responsabile della Palletizing division di Ocrim. Supporto nelle attività di sviluppo ma non solo: un altro aspetto particolarmente rilevante in situazioni come queste, in cui l’applicazione è destinata ad essere installata in luoghi remoti rispetto alla fabbrica di produzione, è la manutenzione. “Tutto il sistema è dotato di sistemi di monitoraggio remoto e teleassistenza, che coprono dal plc al singolo robot. Ma è fondamentale anche garantire un facile accesso ai ricambi. “La presenza del gruppo Yaskawa in Sud America ci offre la possibilità di garantire al nostro cliente una facile via di approvvigionamento di parti e materiali per eventuali future attività di manutenzione dei sistemi, cosa tutt’altro che trascurabile.” Non a Caso Ocrim è già al lavoro su di una seconda linea, destinata alla gestione di un altro formato di packaging per lo stesso cliente, sempre ricorrendo ai robot Motoman di Yaskawa.